martedì 15 settembre 2015

GINO BORSATO



La SOCIETA' ICONOGRAFICA TRIVIGIANA
con il Patrocinio della Città di Treviso

INVITA

alla serata di proiezioni commentate
"GINO BORSATO"
pittore trevigiano


A cura di Alice Semeia

Mercoledì 14 ottobre 2015 - ore 20,45

Treviso - Auditorium Stefanini

“Sono passati ormai trent’anni dalla scomparsa dell’emerito pittore trevigiano Gino Borsato, e mi sembra che nessuno […] lo ricordi almeno per le opere che ha lasciato un po’ ovunque ; questo mi rattrista profondamente1”

E’ proprio per questo motivo che, pensando a quale sarebbe potuto essere il mio argomento di tesi, mi è venuto in mente che avrei potuto contribuire a rinfrescare il ricordo di Gino Borsato. Ed è sempre per le stesse ragioni che sono contenta di esporre al pubblico il mio lavoro.
Ho sentito parlare di questo pittore a casa dei miei nonni, perché Borsato era zio di mio nonno Antonio. Incuriosita dai racconti che sentivo ho iniziato a cercare materiale su questo pittore. Con delusione mi sono resa conto che le notizie erano poche, e sparse qua e là in qualche fascicolo o antologia.

Questo lavoro è nato quindi anche dal desiderio di mettere ordine tra il vario materiale, cercando, il più possibile, di fare un lavoro che raggruppasse più notizie possibili sul conto di Borsato.
Borsato, sebbene vissuto nel XX secolo, non sembra un pittore particolarmente innovatore. I temi da lui dipinti erano tradizionali, infatti si è occupato sopratutto di arte sacra, ritratti e paesaggi. Non ha neppure dipinto distruggendo la forma, anzi si è sempre ispirato alla realtà, lontano dalle correnti artistiche d’avanguardia che si sviluppavano in Italia e in Europa. Niente di nuovo quindi, eppure le opere di Borsato piacevano, tanto che lui poteva vivere del suo lavoro e mantenere pure una famiglia. Mi sono chiesta quindi come mai nel ‘900 un pittore, pur non essendo d’avanguardia riusciva ad avere fortuna a Treviso e in Veneto. Indagare quindi le tipologie sociali di Treviso, il ruolo e la figura del pittore e i gusti artistici della società trevigiana, mi è sembrato il modo migliore per mettere in luce le qualità di Gino Borsato che più di tutte venivano apprezzate dalle persone.
Alice Semeia

1Cit., B. Stocco, Gino Borsato pittore dimenticato dai trevigiani, in “La Tribuna”, 1 ottobre 2002.

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