giovedì 14 giugno 2018

TREVISO-RAPPORTO TRA CENTRO E PERIFERIA



La Società Iconografica Trivigiana
INVITA
alla proiezione commentata

IL RAPPORTO TRA CENTRO E PERIFERIA
TREVISO da un insolito punto di vista


a cura di Mario Gemin

MERCOLEDI' 27 GIUGNO 2018 - ore 20,45

TREVISO - Auditorium Stefanini

L’argomento della serata è piuttosto peculiare, infatti non si rapporta con i caratteri salienti della nostra città, dei quali si dibatte in varie sedi - come la presenza dell’acqua, le facciate decorate a fresco ecc. – ugualmente si può ritenere che sia una delle tematiche nodali inerenti il prossimo futuro di un capoluogo di provincia come il nostro. Il tema è il delicato rapporto centro-periferia. E’ un argomento fortemente strategico con importanti ricadute in ambito politico, architettonico ma ancor prima urbanistico e sociale.
Il presupposto di partenza è il fatto che Treviso, rispetto a tante altre città italiane, ha un vantaggio del quale troppo spesso non ci rendiamo neppure conto, infatti la nostra periferia non versa in gravi e irreversibili condizioni di degrado: persino nei casi più problematici non vi sono le condizioni per ipotizzare soluzioni radicali ricorrendo a demolizioni o vere e proprie sostituzioni di parti di città.
Treviso potrebbe quindi diventare un laboratorio di “ricucitura urbana”, di riqualificazione mediante correttivi, anche di portata minima, ma che messi insieme possono configurare un risultato inaspettato.
Questa considerazione è scaturita nel corso della scorsa edizione delle Giornate FAI di Primavera, quando è stato aperto al pubblico il Teatro delle Voci al Villaggio di San Liberale e una coppia di distinti turisti milanesi si è avvicinata per chiedere in quale quartiere ci trovavamo, poiché notavano una presenza cosmopolita e in generale si percepiva che gli abitanti del quartiere non appartenevano ad una classe agiata, tuttavia l’habitat aveva una sua propria qualità diffusa ed era tutt’altro che inospitale. Ho fatto presente che si trattava della più estesa concentrazione di edilizia popolare in città e loro mi hanno guardato increduli, poi con una rapida occhiata d’intesa hanno prontamente ribattuto “provi ad aggirarsi per il Gallaratese o il Lorenteggio a Milano e forse si renderà conto di com’è oggi dal vero un quartiere popolare”.
Verranno mostrate una serie di immagini di caratteri tipologici e morfologici del centro storico, del primo sviluppo urbano dentro le mura, dell’immediata periferia e degli insediamenti più esterni.
Infatti per comprendere meglio l’argomento va precisato che cos’è il centro storico, le sue caratteristiche fisiche sostanziali e i molteplici aspetti e significati della periferia, i due ambiti vanno compresi e distinti poiché sarebbe fuorviante trapiantare in periferia i caratteri del centro e viceversa.

giovedì 31 maggio 2018

Treviso, città d'acque tra ponti e cagnani



La Società Iconografica Trivigiana
INVITA
alla proiezione commentata

Treviso, città d'acque tra ponti e cagnani

a cura di Francesco Turchetto

GIOVEDI' 14 GIUGNO 2018 - ore 17,00

TREVISO - Palazzo Rinaldi . Sala Verde

mercoledì 16 maggio 2018

ANTONIO NANI (1803 - 1870)



La Società Iconografica Trivigiana
INVITA
alla proiezione commentata

ANTONIO NANI (1803 - 1870)
Importante incisore veneto
e le sue vedute di Treviso


a cura di Claudio Spagnol

GIOVEDI' 31 MAGGIO 2018 - ore 20,45

TREVISO - Auditorium Stefanini

Antonio Nani (1803-1870) fu un artista di grande talento, versatile, dall'inventiva freschissima che si trovò a operare nel Veneto in un'epoca di grandi rivolgimenti sociali e politici. Nato ad Alano di Piave, da modesta famiglia, la sua vocazione artistica venne ben presto riconosciuta da Antonio Canova che si adoperò affinché potesse seguire i corsi presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Conclusi gli studi con ottimi esiti, aprì bottega a Venezia. Del suo ingegno si avvalsero i maggiori artisti del tempo e celebri studiosi. Tra le sue opere più note di questo periodo i ritratti dei dogi e le vedute di Venezia. Nel 1839 si trasferì con la famiglia a Treviso dove lavorò fino al 1848. Qui, tra le varie incisioni, realizzò oltre trenta vedute della città di Treviso e la pianta della città di grandi dimensioni. Queste incisioni, ristampate negli anni Settanta del secolo scorso e le cui matrici si conservano ancora, mostrano una città ricca di monumenti e dalla complessa struttura urbana che, poi, le devastazioni causate dai conflitti bellici avrebbero sconvolto. Morì nella sua città natale il 5 aprile 1870.
L'immagine scelta è tratta da un'opera data alle stampate da Antonio Nani nel 1846, visse e lavorò a Treviso dal 1839 al 1848, si tratta delle "XXXIII Vedute principali della R. città di Treviso", vedute che hanno mostrato l'aspetto della città prima dell'avvento della fotografia.

mercoledì 18 aprile 2018

PALAZZI di TREVISO



La SOCIETA' ICONOGRAFICA TRIVIGIANA
con il Patrocinio della Città di Treviso

INVITA

alla proiezione commentata

PALAZZI di TREVISO

A cura di Igino Marangon

Martedì 15 Maggio 2018- ORE 17,00

TREVISO - Palazzo Rinaldi - Sala Verde

Con questa presentazione continua in qualche modo il lavoro presentato nel libro "Palazzi di Treviso" per far conoscere questa importante tipologia edilizia, in quanto si è sempre parlato genericamente di urbs picta, ma senza distinguere le semplici case per così dire civili dalle altre tipologie edilizie: chiese, palazzi , edilizia del potere o rappresentativa.
Per cui questo lavoro ha il merito di aver affrontato in modo diretto solo la tipologia delle case dei cittadini nobili o benestanti, quelli che potevano permettersi di spendere capitali consistenti per avere una bella casa e quindi così manifestare il proprio potere e la propria ricchezza sia per loro piacere, ma anche per il decoro dell'intera città.
In questo modo, a seguito della vanità di questi antichi cittadini a noi è pervenuto un patrimonio di bellezza architettonica, non solo di ricchezza materiale e immobiliare.
La serata quindi è un ulteriore momento di diffusione e di conoscenza di questa importante cultura che ha prodotto centinaia di palazzi, molti ancora esistenti, lungo un periodo che va dal Quattrocento all'Ottocento, palazzi sopravvissuti alle famiglie proprietarie che per la maggior parte si sono estinte.

domenica 1 aprile 2018

LA STORGA



La SOCIETA' ICONOGRAFICA TRIVIGIANA
con il Patrocinio della Città di Treviso

INVITA

alla proiezione commentata

LA STORGA
Un luogo da salvare


A cura di Emanuele Daldan
Gruppo di lavoro Storga


Martedì 17 Aprile 2018- ORE 20,45

TREVISO - Auditorium Stefanini

Affluente di sinistra del Sile, la Storga nasce a nord – est di Treviso, ai confini con i comuni di Villorba e Carbonera, grazie ad un sistema di risorgive e corsi d’acqua minori.
Il corso del fiume che si snoda ancora per lunghi tratti in campagna rappresenta, alle porte della città di Treviso, sia un’area di notevole pregio naturalistico ambientale che storico per la presenza di ville ed opifici.
La sequenza di fotografie scattate durante una discesa in canoa, dalla sorgente alla foce, ci permetteranno di scoprire la Storga da una prospettiva privilegiata.
Le mappe e le immagine storiche confermeranno il valore di questo "luogo da salvaguardare".

mercoledì 28 febbraio 2018

TREVISO nel RISORGIMENTO



La SOCIETA' ICONOGRAFICA TRIVIGIANA
con il Patrocinio della Città di Treviso

INVITA

alla proiezione commentata

TREVISO nel Risorgimento

A cura di Antonio Bruno

Venerdì 30 Marzo 2018- ORE 20,45

TREVISO - Auditorium Stefanini

La conferenza cerca di mettere in luce, attraverso l’esame di alcuni documenti d’archivio, le condizioni socioeconomiche del Trevigiano ed i sentimenti della popolazione tra il Congresso di Vienna e l’insurrezione del 1848. L’Austria fu, in un certo senso, colta di sorpresa dall’insurrezione di territori ai quali riteneva di aver garantito un trentennio di pace, dopo le sanguinose guerre che si erano combattute nel periodo francese. Aveva allentato la pressione fiscale, ridotto il peso della coscrizione, ripristinato l’efficienza della rete viaria anche attraverso la costruzione di nuove strade per far giungere il granturco con cui sfamare la popolazione colpita dalla carestia del 1816 – 1817 e, nel contempo, per assicurare collegamenti strategici con il cuore dell’Impero. Aveva inoltre introdotto l’istruzione elementare gratuita e obbligatoria per i fanciulli di età compresa tra i 6 ed i 12 anni e, a tal fine, costretto i Municipi ad aprire scuole elementari “maggiori” nelle città e “minori” nelle campagne. Nonostante tutto ciò, i sentimenti della popolazione non erano favorevoli. I contadini lamentavano l’esazione della tassa personale (“taglia”), in moneta sonante, in una società in cui dominava ancora l’affitto in generi. La borghesia soffriva per un sistema creditizio asfittico, per un’economia imbrigliata nelle maglie dei dazi doganali ed in quelle, ancora più sottili, di sistemi di pesi e misure diversi da una provincia all’altra. Mal tollerava, inoltre, reti di comunicazione chiuse all’interno di confini politici - che certamente non si adattavano all’intraprendenza di commercianti ed industriali - e, ancor di più, la mancanza del potere politico necessario ad avere voce in capitolo nelle scelte fondamentali per lo sviluppo del Lombardo-Veneto. Vi era, poi, il clero, insofferente per l’ingerenza ed il controllo dello Stato anche sugli aspetti più minuziosi della vita della Chiesa: dalle prediche ai propri fedeli, alla corrispondenza con la Santa Sede, alla designazione dei Vescovi. In tale contesto si inseriva l'idea di Nazione.

sabato 3 febbraio 2018

TREVISO al MERCATO



La SOCIETA' ICONOGRAFICA TRIVIGIANA
con il Patrocinio della Città di Treviso

INVITA

alla proiezione commentata

TREVISO al MERCATO
luoghi e prodotti
tra '800 e '900


A cura di Francesco Turchetto

Mercoledì 21 Febbraio 2018- ORE 20,45

TREVISO - Auditorium Stefanini

La memoria visiva di quello che fu il mercato a Treviso sino agli anni sessanta circa del Novecento, restituita da fotografie, cartoline illustrate e qualche dipinto, è la protagonista di questa serata. Il mercato era, ma in parte è ancor oggi, un osservatorio privilegiato per scoprire l’immagine della Città. Le piazze e le vie circostanti erano i contenitori di questi punti di incontro, giornalieri o settimanali, tra venditori e compratori. Ogni anno poi la Fiera di Porto, dedicata in origine a San Michele Arcangelo, poi a San Luca, vedeva l’afflusso di mercanti e acquirenti, associando al mercato il divertimento che oggi prevale. Un susseguirsi di oltre duecento immagini commentate potranno soddisfare la curiosità di conoscere i vari aspetti del mercato della Città.